19.10.09
Arriva con qualche minuto di ritardo. Indossa una sciarpa turchese. Ha baffetti cortissimi, appena accennati, e chiari, che si confondono con la carnagione. Si scuote spesso i capelli imbiancati e, soprattutto, sorride spesso, a volte ride addirittura mentre, per rispondere alle domande dei giornalisti, si rivolge alla giovane interprete che gli siede accanto. Può sembrare bizzarro, ma in realtà Ryuichi Sakamoto è meno ascetico di quanto mi aspettassi, anzi è molto umano, anche nella ricerca delle risposte più diplomatiche affinché esprimano un giudizio sufficienemente asettico. Dice che un brano musicale è una forma di espressione troppo complessa perchè sia rappresentata da un solo strumento e per questo in concerto sovrappone il suono live a quello di un pianoforte registrato al computer.
8.10.09
Oggi questo film esce negli Stati Uniti, tra una settimana esatta si vedrà anche nei nostri cinema. Si intitola Maledetto United, come il libro di David Peace dal quale è tratto, e forse nella versione doppiata non renderà neanche lontanamente l'intercalare pesante del protagonista. Ma basta il nome di quell'attore, Michael Sheen (Tony Blair in The Queen e poi lo sprovveduto intervistatore di successo in Frost vs Nixon), per garantirmi a scatola chiusa che il film in qualche modo a riuscirà a rendere l'eccezionale qualità del romanzo dal quale è stato adattato. "Domani si ricomincia da capo; la prima partita della stagione. Io ho vinto un campionato e voi avete vinto un campionato, quindi senza dubbio pensate di sapere come cazzo si fa a vincere un fottuto campionato. Be', invece non lo sapete, perché i vostri titoli li avete vinti con la truffa e con l'inganno. Questa stagione vincerete il campionato a modo mio; onestamente e correttamente. La stagione scorsa avete giocato quarantadue partite di campionato e ne avete vinte ventiquattro, pareggiate quattordici e perse quattro; bene, in questa stagione giocherete quarantadue partite e ne perderete solo tre. La stagione scorsa avete segnato sessantasei gol e ne avete subiti trentuno; bene, in questa stagione voglio che ne segnate più di settanta e ne subiate meno di trenta. E se lo farete a modo mio, non solo conquisterete il titolo, non solo lo conquisterete onestamente e correttamente, ma conquisterete anche il cuore del pubblico, una cosa che non siete mai riusciti a fare, cazzo".Peace si concentra sui 44giorni di Clough alla guida del Leeds United, una delle squadre più vincenti e più difficili. Lo fa con uno stile inconsueto per un libro di sport e in generale per qualsiasi cosa assomigli a una biografia: pieno di strappi, di flashback imprevisti, di piani narrativi giustapposti, interrotti da classifiche di campionato, urla che durano due righe intere, e via di questo passo. Il maledetto United è una novità assoluta, un lampo di genio che rompe lo schema classico della memorialistica sportiva, a metà fra il noir e l’Ulisse di Joyce in versione calcistica.
6.10.09
Gli americani non ci amano molto negli ultimi tempi, e stavolta il premier non c'entra niente. Il New York Times solleva più di qualche dubbio sul fatto che affidare a Fabio Trabocchi, 35enne chef marchigiano, la cucina del Four Seasons di New York sia una buona scelta. In più, l'altra sera i loggionisti del Metropolitan di New York hanno riservato un coro di buuu a Daniele Gatti, alla fine di un'Aida per la quale invece hanno mandato in trionfo i cantanti. Osannato due giorni prima come salvatore della patria perché aveva sostituito in extremis, con ottimi risultati e dopo essere stato praticamente imposto dagli orchestrali, James Levine alla guida della Boston Symphony nel concerto di apertura della stagione della Carnegie Hall, sembra che Gatti sia stato vittima di una protesta mirata, un complotto direbbe qualcuno, ordita già da diverso tempo. Scrive il critico del NY Times:
5.10.09
3.10.09
Ho trovato il libro che fa per me. Si intitola Homer and Langley, di E. L. Doctorow. Edito da Random House, racconta la vera storia del fratelli Collyer che morirono letteralmente sommersi da cumuli di carta stampata, in una casa di Harlem, trasformata in discarica al coperto.
P.S.: Del libro hanno già parlato Luca Sofri e Matteo Bordone a Condor, corredando il sul blog della trasmissione con una della casa dei Collyer.
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